- Considerata comunemente l’eccellenza nel campo del caffè, l’Arabica è la cultivar più diffusa al mondo. Ma la sua fama sarà meritata? Quali proprietà le hanno permesso di affermarsi rispetto alle “cugine” meno rinomate?Arbusto sempreverde appartenente alla famiglia botanica delle Rubiacee e al genere Coffea, il caffè vanta più di novanta specie di cui la Coffea Arabica è una fra le più importanti per l’utilizzo da parte dell’uomo, insieme alla Coffea Canephora, chiamata comunemente Robusta, la Liberica e l’Excelsa. Di essa esistono numerose varietà come Moka, Bourbon, Giava, Nacional, Caturra, Catui, Mundonovo, Catimorra…La pianta, delicata e suscettibile al caldo e all’umidità, ha avuto origine nelle regioni montuose dell’Etiopia. E proprio il suo affondare le radici in terreni di alta quota, ricchi di sali minerali e in alcuni casi vulcanici, conferisce ai chicchi quelle apprezzate qualità organolettiche che si esaltano con l’aumentare dell’altitudine. Coltivata fra i 600 e i 2000 metri di altezza, principalmente in Centro e Sud America, ma con siti di eccellenza anche in Asia e in Africa, oggi questa coltura copre i 2/3 della produzione mondiale di caffè, con una vasta gamma di selezioni con notevoli diversità di gusto.I segreti del successo… di un caffèIl caratteristico chicco di colore verde-azzurro ha forma allungata e un solco poco accentuato e sinuoso, ma la vera sorpresa è la sua composizione. Infatti, oltre a essere l’unica specie di caffè con 44 cromosomi, differisce dalla sua diretta concorrente, la Coffea Robusta, per il contenuto:
- oli 18%, contro il 9%
- zuccheri 8%, contro il 5%
- caffeina da 0,9% a 1,7%, contro 1,6-2,8%
Articolo da Coffee Lovers ( Caffeina da leggere ) . Caffè Vergnano.